lunedì 25 agosto 2008

piccoli passi


Piccoli passi di un mondo perduto
e di un cielo infinito,
di quel pensiero sempre vivo
nelle nostre menti.
Piccoli passi di colori sbiaditi
su visi innocenti..
Piccoli passi di mani armate
pronte ad uccidere.
Piccoli passi di strade affollate,
di angeli di un paradiso che non esiste,
di una terra che non vi ha accolto
tra le sue braccia,
ma di un cielo che sarà la vostra culla eterna.
Piccoli passi di bambini abbandonati,
che come fiori di un campo,
come acqua di un ruscello,
come foglie d’autunno,
siete voi che scuotete la nostra coscienza.
Piccoli passi che seguano la scia
di un mondo perduto,
di un mondo diverso,
di un mondo spontaneo, puro,
come i vostri occhi .

domenica 17 agosto 2008

Il silenzio dell’anima

Ho sentito la tua voce,
ho accarezzato il tuo volto,ti ho sentito vicino.
Ho ascoltato il tuo silenzio;quel silenzio
che si addentra nella mia anima
facendola naufragare in un altro mondo,
in un mondo diverso da questo.
Vorrei comprendere i tuoi sogni
regalarti un sorriso,una carezza
ignaro di non alleviare il tuo dolore.
Una lacrima scese tra le tue ciglia
si posò sulla mia mano:
la mia mano diventò gelida,
inabissandosi nell’oceano
in un oceano sconfinato.
Ricordo il tuo sorriso,
ricordo il tuo silenzio,
il silenzio dell’anima
che mi faceva riflettere sulla vita,
su questa vita; sull’essere uomo,
sul dolore che non ti lascia;
sulla felicità che non esiste;
sull’Essere che guida ogni istante
le nostre azioni e che muove gli astri del cielo:
quell’Essere delle cui carezze abbiamo
un estremo bisogno.

lunedì 11 agosto 2008

BRILLANTE WEBLOG 2008


Ringrazio Daniela "sfizi in tavola" per avermi donato questo premio
la mia forza siete voi,
spero tanto di essere sempre all'altezza dei vostri doni .
con affetto
De Simone Domenico

E con echi selvaggi.


Cerchi l’amore da un sogno perduto
che ha avuto un figlio da questa terra ,
che promette speranze e pensieri .
Pensieri d’amore, pensieri di gioia ,
che sussurrano con echi selvaggi ,
quella forza che nasce dal cielo
e per assurdo la sofferenza gli dona la mano ,
e con inquietudine ci abbraccia e ci dice ,
resta con noi , sono io quella madre
che non ti abbandona.
Ti cerca , ti chiama , e con echi selvaggi
ti porge la mano, cosi noi esuli figli dell’uomo
gli porgiamo la faccia , e con occhi perduti ,
guardiamo quel cielo che ci dona la pace.