mercoledì 13 febbraio 2008

Triste è questa lode nella memoria dei posteri





Vidi l’orme del piè suo, sopra l’urne
di quel sasso, immortalato dal reo tempo,
di quella storia che fece l’uomo bersaglio mortale.
Piangevi, sul trono redento, imprecando
la dolce quiete che intrappolò il sorriso del tuo fanciullo.
Tristi sono le cetre della mia lode;
tristi come quel giorno che non tornasti indietro,
annebbiato, soffocato da quella nuvola verde,
prigioniero come un animale costretto al macello.
Triste fu l’urlo straziante di quella madre;
triste era il vento che soffiava lentamente;
triste è questa lode nella memoria dei posteri.
Come posso ricordare il tuo dolore ,
posso solo immaginare il tuo silenzio eterno.
O mio Dio fa che l’urne di quel sasso immortalato
Dal reo tempo, resti d’esempio al dolore umano,
e lode al soldato morto per me.

lunedì 4 febbraio 2008


PER LEI

In un mondo senza emozioni ,
la mia poesia sei tu,
dolce piccolo amore.
Giorni tristi si incontreranno, e termineranno
la dove il sole non c’è.
La notte ci accoglierà nel suo misterioso silenzio,
affinché noi due nello stesso sogno,
imprigioneremo il nostro amore.
Avvinti da quel sogno ti costruirò
una stella, dove conserverò i tuoi occhi,
che per l’eternità splenderanno.
La tua immagine la chiuderò in un libro,
che non finirò mai di leggere.
T’amerò dolcemente, anche se forse un giorno
sentirò il freddo dell’inverno.

DIMMI COS’È

Dimmi cos’è che brilla in cielo e non ha fine.
Che immobile cerca nella tua anima
l’essere che è in te.
Parlami di te dei tuoi pensieri ,che cercano
la mia ragione d’essere presente con il mio dolore.
Un dolore distante inquietante che mi cerca,
ed io presente gli porgo la mia faccia .
Dimmi cos’è che brilla in cielo è non ha fine,
che allevia quel dolore inaspettato,
che nasce dalla terra, ed il cielo
gli porge il cuore.
Un cuore pieno d’amore che dolcemente
svanisce, allontanandosi e
confondendosi tra i petali di una rosa.