mercoledì 13 febbraio 2008

Triste è questa lode nella memoria dei posteri





Vidi l’orme del piè suo, sopra l’urne
di quel sasso, immortalato dal reo tempo,
di quella storia che fece l’uomo bersaglio mortale.
Piangevi, sul trono redento, imprecando
la dolce quiete che intrappolò il sorriso del tuo fanciullo.
Tristi sono le cetre della mia lode;
tristi come quel giorno che non tornasti indietro,
annebbiato, soffocato da quella nuvola verde,
prigioniero come un animale costretto al macello.
Triste fu l’urlo straziante di quella madre;
triste era il vento che soffiava lentamente;
triste è questa lode nella memoria dei posteri.
Come posso ricordare il tuo dolore ,
posso solo immaginare il tuo silenzio eterno.
O mio Dio fa che l’urne di quel sasso immortalato
Dal reo tempo, resti d’esempio al dolore umano,
e lode al soldato morto per me.

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