mercoledì 21 maggio 2008

BENEDIZIONE


ringrazio Lucio Musto per il contributo


Alla fine delle case c’era una piazzetta,
ed un piccolo ambiente circolare, di tufo aperto sul davanti;due gradini ribassato rispetto al selciato di piperno.
Troppo piccolo per essere un tempio troppo modesto, nella sua sontuosità
per essere un’opera d’arte.Troppo corroso dal tempo e dal vento del mare,
per avere un valore venale.
Una vasca pensile ne occupava gran parte del fondo ove alquante cannelle
vi versavano acqua sorgiva.
Un vecchio lavatoio pubblico insomma? Si e no.
Ma è sacrilego, chiamarlo così. Era una fonte.
Un’acqua unica, preziosa, fresca, frizzate…
“l’Acqua d’a Maronna!”Acqua miracolosa da offrire ai marinai per il loro lungo andare,
“per mare”. Acqua benedetta “che non sa marcire!”.
Acqua che non poteva essere venduta,acqua santa!... libera, per tutti.
E tanta!C’era una vecchietta, che s’era inventato un mestiere puro e buono.
Semplice come l’acqua della santa fonte.
Se andavi a bere lei ti offriva un bicchiere ogni volta sciacquato alla cannella ed un biscotto,
quello celebre e Castellammare :“bevite ‘ossignurì, e c’o biscotto l’acqua sant’è cchiù fresca e bbella!...”baciava l’obolo che le offrivi e:“…ca puro ‘a vecchierella àdda mangià”.
Ritirava il bicchiere, e ti guardava fisso con dolci occhi azzurro porcellana:
“ ‘A Madonna t’abbenedice, signurì,va!... ca t’abbenedico pur’io!...”
A bere un bicchiere “dell’acqua da madonna”.

5 commenti:

nonsoloattimi ha detto...

Bellissima... fresca, ricca di sentimento, emozionante... mi piace questa immagine pulita della vecchietta, dell'acqua fresca e del umile scopo...
un bacio
Claudia

Anonimo ha detto...

Anche a me piacerebe una mattina bere quell'acqua e mi piacerebbe berla e farla bere per far credere ancora che una benedizione fa bene all'anima..ah se non ci fosse Lucio bisognerebbe inventarlo per le cose che dice e bravo Domenico per averle pucbblicate e farle spunto di riflessione: che squadra!!
E confermo che il bene-dire fa bene e porta bene, e quindi tante benedizioni Domenico oggi e spero che la tua giornata sia fresca e pulita come l'acqua della fontana del tuo paese, visto che di cose poco pulite e tristi ne vedi per il lavoro utile e faticoso che fai.
Grazie della tuo passaggio a casa mia : è sempre bene-detto ehehehe.
Baci baresi

Anonimo ha detto...

Grazie Claudia, dei tuoi complimeti, ma la mia è solo la descrizione autobiografica di una realtà, ormai vecchia di molti anni, quando la solidarietà umana era atteggiamento ovvio ed anche la miseria, aveva una sua dignità.
La vecchia che ti benediceva... lo faceva davvero, non per formalità, e la sua benedizione aveva valore, perché tu, io, nell'animo nostro sentivamo "con certezza" di aver ricevuto una cosa preziosa: la gratitudine di un povero!

No... niente bigottismo, niente biascicherie romantiche!... quella fu una generazione pronta a lottare coi denti e col sudore per tirarsi su e preparare un futuro migliore per i propri figli.
Dove i "valori" erano cose positive conquistate e da conservare gelosamente, non gli sfizi di oggi per un oggi già quasi fuori moda.

E la benedizione di una vecchia, testimonianza concreta del tuo "aver dato una mano" (piccolissima magari... venti lire, ma non conta!) era la tesaurizzazione di un "modo di essere", un sia pur microscopico mattone alla costruzione della tua dignità di uomo!

Scusate il papiello e lo sfogo di un vecchio.

Io ho lasciato Sorrento solo otto anni fa, con le lacrime agli occhi, e quelle lacrime, non si sono ancora asciugate del tutto!

Lucio Musto 23 maggio 2008

nonsoloattimi ha detto...

Umanità e semplicità... ce n'è tanto bisogno... io ne ho trovata tantissima in questi giorni, sai? vuoi sapere dove?... in ospedale... sto imparando tanto, molto di più di quello che ho imparato fino ad oggi... come è strana la vita, ci pone davanti situazioni meravigliose in un momento di dolore , non credevo si potesse anche gioire nella sofferenza!
un bacio a te Lucio,Luce e Domenico

Domenico ha detto...

affinchè il frutto fiorisca mettendo in evidenza la sua meravigliosa essenza ,il seme che lo deve far germogliare deve per forza morire .è veramente strana la vita avvolte , condivido il tuo pensiero,ci pone davanti situazioni meravigliose in un momento di dolore.
rifletti sulla crocifizione di Gesù Cristo.