venerdì 19 settembre 2008

Nel buio del cuore

In un cielo stellato creato da Dio,
c’è un uomo lassù sospeso nel buio,
un urlo si sente, tremante e confuso,
ed ecco la morte che bussa la porta.

Nel buio del cuore si sente laggiù
Un urlo straziante di occhi perduti
Abbracciati e disfatti.

Guardate impotenti quegli occhi di pianto;
Pensate a quegli occhi innocenti
e tremate signori dell’ira di Dio.

Quel pianto silente ci prende ci segue ci assale,
e come un dolore ci cambia la vita.
Tremate Signori dell’ira di Dio
quel pianto vi segue fino alla morte.

10 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

... E' una poesia che potrei recitare quando mi trovo davanti alla crudelta' umana... Permettimi di portarla con me.

Giuggizzu ha detto...

meravigliosa!!!

Nn ho altre parole.

Buon we

Pupottina ha detto...

molto interessante il tuo profilo...
bellissima la tua poesia

tempesta ha detto...

complimenti...bellissime frasi poetiche

Anonimo ha detto...

...hai ragione, sai , nessuno trema più davanti all'ira di Dio, inteso anche come il buon senso, l'amore, la pietà, la compassione.
Sembriamo tutti addormentati e sordi e ciechi davanti alle cose del mondo terribili e disumane che accadono.
Grazie per la tua sensibilità a sentire anche queste cose, ma Domenico, non temere, davanti alla tua porta io busserò con fiori, marmellata, caffè, e con dietro tutta la comitiva di chi ti vuole bene ( e guarda che lo faccio che Bari è vicina e ho un paio di amici a Castellammare che mi aspettano)
Baci e complimenti, sai che sono sinceri.

Unknown ha detto...

Ciaoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
che eri un creativo , l'ho sempre saputo, ma le tue poesie sono sorprendenti
un Bacio!!!!!!!!!!!

Gianna ha detto...

Veramente toccante ciò che hai scritto domenico.
Vieni a ritirare il premio Airone,per la tua bravura.
Ti abbraccio.

Gianna ha detto...

Domenico sei unico.

GattaNera ha detto...

Non ho paura della morte, non della mia almeno. Forse è puro egoismo, ma restare senza le persone a me care mi spaventa.
In ogni caso, non riesco a restare impassibile di fronte a ciò che mi accade intorno o a migliaia di chilometri di distanza. Non posso far nulla, ma nonostante la mia impotenza sento che qualcosa si rompe continuamente dentro me...

Le tue parole denotano una grande sensibilità. Buona domenica :)

Domenico ha detto...

anche le tue Francesca . mi inchino umilmente davanti alla tua sensibilità