lunedì 21 aprile 2008

Buio come la notte


Mi allontano da te,
con lo sguardo seguo i tuoi occhi,
fugaci, spenti, feriti.
non riuscendo a fissarti
dentro di me si apre un vuoto
più grande del cielo.
Ammiro un aquilone, il mare, il colore sbiadito di una rosa
e penso ai tuoi occhi bui come la notte.
Il mio cuore ha bisogno di amare,
amare tutto ciò che lo circonda
pensando ai tuoi occhi bui come la notte.
Voglio vedere per raccontare,
un emozione , una lacrima,
una pena invisibile.
Voglio amare le stelle,
perché riesco a vederle
e penso ai tuoi occhi bui come la notte.
Con la mano accarezzo il tuo viso,
e cosi nel buio si accende una stella,
è la nostra anima che riesce a vedere
anche senza occhi,
è il nostro cuore che riesce a piangere
anche senza nessuna lacrima.
Felice di quell’attimo, come un dolcissimo incontro
che per un istante come in una favola
è riapparsa la luce.

11 commenti:

nonsoloattimi ha detto...

Ciao Domenico, Daniela mi ha suggerito di passare da te e credimi ne è valsa proprio la pena... penso che i miei complimenti siano scontanti... queste poesie sono magiche...
Claudia

Domenico ha detto...

grazie di avermi visitato , anche le tue poesie hanno un fascino particolare complimenti.....
domenico

nonsoloattimi ha detto...

se mi permetti vorrei linkarti... sai tra vicini di casa :)

Gianna ha detto...

Caro Domenico mi hai folgorata con i tuoi versi.Davvero!Anch'io ti verrò a trovare appena posso. Un caro saluto!

Gianna ha detto...

Sei della regione che mi ha dato i natali.Un motivo in più per frequentarci!
Un abbraccio

nonsoloattimi ha detto...

passeggiando tra i blog, passo e ti lascio un saluto... buona domenica
Claudia

Anonimo ha detto...

Gentile nuovo amico di penna e di rete, mi permetto di dirti quello che la tua poesia mi fa vedere: la luce di un amore e di due occhi che sono bui perchè pieni di tante cose non dette ma sentite, che assorbono tutto per conservare tutto e restituire con la stessa intensità la grande emozione che provano, e tutto il resto comincia ad avere un senso.
Ripasserò da qui volentieri, adoro le farfalle e le poesie ehehehe.
Cordialmente

Anonimo ha detto...

Benedizione

Alla fine delle case c’era una piazzetta
ed un piccolo ambiente circolare,
di tufo aperto sul davanti; due gradini
ribassato rispetto al selciato di piperno.
Troppo piccolo per essere un tempio
troppo modesto, nella sua sontuosità
per essere un’opera d’arte.
Troppo corroso dal tempo e dal vento
del mare, per avere un valore venale.
Una vasca pensile ne occupava
gran parte del fondo ove alquante cannelle
vi versavano acqua sorgiva.

Un vecchio lavatoio pubblico insomma?
Si e no. Ma è sacrilego, chiamarlo così.
Era una fonte. Un’acqua unica, preziosa,
fresca, frizzate… “l’Acqua d’a Maronna!”
Acqua miracolosa da offrire ai marinai
per il loro lungo andare, “per mare”.
Acqua benedetta “che non sa marcire!”.

Acqua che non poteva essere venduta,
acqua santa!... libera, per tutti. E tanta!

C’era una vecchietta, che s’era inventato
un mestiere puro e buono. Semplice
come l’acqua della santa fonte.

Se andavi a bere lei ti offriva un bicchiere
ogni volta sciacquato alla cannella
ed un biscotto, quello celebre
di Castellammare di Stabia.:
“bevite ‘ossignurì, e c’o biscotto
l’acqua sant’è cchiù frisca e bbella!...”
baciava l’obolo che le offrivi e:
“…ca puro ‘a vecchierella àdda mangià”.

Ritirava il bicchiere, e ti guardava fisso
con dolci occhi azzurro porcellana:
“ ‘A Madonna t’abbenedice, signurì,
va!... ca t’abbenedico pur’io!...”

Non so perché, ma io ci credevo,
e ci passavo volentieri.



Lucio Musto 15 maggio 2008

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Anonimo ha detto...

Sono Lucio Musto

Chiedo al proprietario del blog, se possibile, di apportare due modifiche al mio contributo: "Benedizione"

1) il rigo dove dice [di Castellammare di Stabia] andrebbe sostituito con ["Origginale 'e Castellammare!"]

2) vorrei aggiungere altre due righe, alla fine, prima del punto finale: [a bere un bicchiere
dell’ “Acqua d’a Madonna”.
]
Anticipatamente ringrazio e congratulazione per il pregevole blog!

Lucio Musto

Domenico ha detto...

caro lucio grazie del contributo , io amo molto la mia città, e questa poesia la trovo incantevole non so se l'hai scritta tu oppure l'hai letta da qualche parte comunque complimenti,se mi dai il permesso sono lieto di postarla nel mio blog, ovviamente citanto l'autore, grazie a presto.
Domenico
www.sullealidiunafarfalla.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Sono io, amico, che devo ringraziare te.
Sono capitato per caso sul tuo blog, il cui indirizzo ho trovato in quello di luce, che da un pò mi onora della sua amicizia.

E' che che in questo periodo sono particolarmente ricettivo, e come ho letto che sei di Castellammare mi è tornata in mente la fonte dell'Acqua della Madonna, davanti alla quale passavamo per andare a Sorrento quando ancora la variante nuova non c'era.

Non ne avevo mai scritto, e non ho resistito alla tentazione di raccontare direttamente qui, di getto, nel tuo blog.

Dopo pubblicato e copiato nel mio Word, ho visto che andavano fatte le modifiche che ti ho chiesto (e forse qualche altra... che mi verrà fra qualche tempo).

Certo che puoi farne quello che vuoi, sei coautore, come sempre chi dà il la a qualche scritto.

Anzi in questo caso la proprietà va divisa in tre, mettendoci anche luce. Senza di lei qui non ci sarei venuto... e niente "Benedizione"...

Ciao, amico

Lucio Musto