domenica 14 marzo 2010

UN OLIVO ANTICO

Voci lontane portate via dal vento,
urlate al cielo dinanzi ad un olivo antico,
testimone di questo tempo,
questo tempo che ogni istante lascia nell’aria,
una scia luminosa che scuote le nostre coscenze.
Nessuno ci può raccontare di quelle lacrime,
versate per l’umanità.
Ascoltiamo quella voce che ci dice:
non abbandonare mai questa vita ,
questa vita che ci ha sempre donato gioie e dolori.
Cantiamo è nato un nuovo giorno ,
chiniamoci dinanzi a quella Croce,
rafforziamo la nostra fede
un giorno ne avremo bisogno.
Pregate gente davanti ad un olivo antico,
testimone di un dolore che non gli apparteneva ,
di un dolore dato dall’ amore per i suoi figli.
Pensate a quelle lacrime, cosi il vostro dolore avrà un senso.
E'questa la vita che a volte ci sfugge.
Gioite di quell’amore che non ha mai preteso nulla in cambio.
E'questa la vita che a volte ci descrive cose che non sono tali,
pensate a quelle lacrime cosi il vostro dolore avrà un senso .
E'questa la vita lontana e sfuggente che ci prende ci avvolge,
e come una passione inquietante ci dice: che la morte è vicina,
pensate a quella madre forse è proprio lei che frena le nostre intenzioni,
dettate da una coscienza malvagia.

giovedì 4 marzo 2010

DA GIOVANE A GIOVANE


Da qualche settimana le notizie di suicidio si susseguono a catena, come colpi sparati in una terrificante guerra contro il niente , contro il vuoto di una vita , che pesa,che soffoca.
Per questa guerra non c'è data d'inizio da scrivere sui libri di storia: già da tempo si combatte nelle trincee della nostra società; e c'è chi dice che non ci sarà nemmeno il the end.
O chi spera in un armistizio, con il silenzio dei giornali , e dei servizi di informazione.
Intanto al fronte si schierano gli alleati " giovani che rifiutano la vita perchè non hanno assoluti"
"poverini non hanno valori", dall'altra parte è un problema esistenziale" sono degli eterni adolescenti" giovani ricchi che hanno tutto, troppo ....poi arriva anche pilato, " e la società che li ammazza".
Ed io ? Io brucio dalla rabbia, vorrei fare qualcosa per loro, per te amico mio.
Forse le mie armi ti sembreranno povere, vecchie, inefficaci, ma è quanto ho in mano, giovane come te : una penna, una preghiera : Dio, tu che sei amante della vita, tu che sei speranza eterna , fermaci un'istante e da vita alla nostra vita, speranza alla nostra speranza.
Amico mio la mia vita è un dono , e se lo è per me , che non sono diverso da te, anche la tua vita è un dono. Ti confesso che se non ci fosse Dio che me lo grida con la sua stessa vita, con la sua stessa morte, con il suo stesso amore, oggi forse sarei anchio sulle pagine di un giornale.
Perchè te lo dico ? Perchè scoprirlo , e viverlo mi ha dato la forza, il coraggio di non buttarmi via.
Si la vita fa più paura della morte : meglio morire che vivere da cani bastonati ; Dillo al Dottore e ti risponderà che sei malato , o allo Psicologo e ti dirà che sei fuori dal normale, oppure a tuo padre e ti rimproverà di essere un figlio ingrato. Niente di questo , tu sei soltanto più sensibile degli altri, e la mediocrità, il vuoto, il non senso di questa vita non li accetti, non fare il vigliacco, non ti buttare via , lotta come me, vivi, ama, spera, prega, ridi, piangi e..........................prova a cantare.